La mia tristezza dondola
Come cipressi al vento,
Seccata al sole turbina la terra
E il viale rimane impercorribile.
Dove avrò casa prima che sia notte?
Questa sera il manto delle nubi
Ricoprirà le stelle e sarò solo.
Non ci sarà il cane che da bambino
Per la strada di casa mi guidava
Quando l’allocco nella notte scura
Gremiva la mia mente
Con le stridule grida.E se aprirò la porta, che sarà?
Vi troverò il fantasma del mio amore
Che svanirà al tocco della mano,
Si libreranno con il fumo della sigaretta
Le parole non dette dal mio cuore,
E rimarrà vuoto, una stanza spoglia
Dove il bianco stingerà nel grigio.Sento ancora l’odore dell’erba ocra
Dei campi a fine ottobre, fuori casa.
E non v’è nessuno che mi stringa
La mano tra le sue
Davanti a tanta desolazione,
Che pare vita uno scroscio di pioggia.
Ma se piove dilaga e la tristezza
Dondola come alghe seppellite
Al buio in fondo al mare.